Il viaggio del sapiente: ritornare per illuminare
(Prof.ssa Alessandra Merlin, docente di Letteratura Italiana)
(Prof. Piergiorgio Scaggiante, docente di Filosofia
“Tutta tua vision fa manifesta” (Dante, Paradiso Canto XVII)
“La ridiscesa nella caverna non è un divertimento aggiuntivo che il presunto ‘libero’ possa concedersi così per svago, magari per curiosità, per provare come si presenta l’esistenza nella caverna vista dall’alto, ma è, essa soltanto, il compimento autentico del divenire liberi.” (Heidegger, L’Essenza della Verità)
Il viaggio nell’Oltretomba di Dante, l’uscita dalla caverna dello schiavo di Platone: quante volte il viaggio è metafora della conoscenza! La stessa parola e-ducazione allude a questo uscire da… e un andare verso…la luce, la conoscenza appunto.
Però c’è un altro aspetto che noi spesso tralasciamo ovvero il viaggio di ritorno che non è un elemento in-essenziale, anzi! È solo nel ritorno che il viaggio del saggio trova il suo compimento perché è solo nel ritorno che il saggio diventa definitivamente tale.
Su questo aspetto, soprattutto, si concentra la riflessione, per così dire, a quattro mani, dove Platone e Dante, pur partendo da prospettive e con linguaggi diversi, sembrano alla fine concordare.
Il viaggio del sapiente: ritornare per illuminare, appunto!
